SpaceX ha realizzato un doubleheader del giorno di San Patrizio venerdì (17 marzo) con due missioni orbitali.
Alle 15:26 EDT (1926 GMT), SpaceX ha lanciato in orbita i suoi 52 satelliti Starlink Internet dalla Vandenberg Space Force Base in California.
Successivamente, alle 19:38 EDT (2338 GMT), il Falcon 9 è decollato dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida trasportando i satelliti per comunicazioni SES-18 e SES-19.
Entrambe le missioni sono andate secondo i piani: i satelliti Starlink sono stati dispiegati in orbita terrestre bassa (LEO) nei tempi previsti e Falcon 9 ha portato con successo SES-18 e SES-19 in orbita di trasferimento geosincrono.
Imparentato: 8 modi in cui SpaceX ha cambiato i viaggi nello spazio
Entrambi i primi stadi del Falcon 9 sono tornati sani e salvi sulla Terra, atterrando nell’oceano meno di nove minuti dopo l’atterraggio sulle navi drone di SpaceX.
Secondo SpaceX, questo è stato l’ottavo decollo e atterraggio per lo Starlink-Lancing Falcon 9 e il sesto per il razzo che è decollato dal SES-18 e dal SES-19.
52 satelliti Starlink si uniscono Più di 3.700 altri veicoli spaziali (si apre in una nuova scheda) Per quanto riguarda l’enorme costellazione della banda larga di SpaceX, continuerà a crescere in futuro: la società di Elon Musk ha ricevuto l’approvazione per schierare 12.000 satelliti Starlink in LEO e ne ha richiesti altri 30.000.
SES-18 e SES-19 hanno fatto molta strada. Entrambi sono diretti verso un’orbita geostazionaria a circa 22.200 miglia (35.700 chilometri) dal nostro pianeta. Da lì, forniranno copertura di trasmissione digitale al Nord America, Secondo EverydayAstronaut.com (si apre in una nuova scheda).
SpaceX ha già avuto lanci venerdì il 18 e il 19 dell’anno. I decollo continueranno ad arrivare: Musk ha dichiarato la scorsa estate che SpaceX potrebbe lanciare 100 missioni orbitali entro il 2023.
Di Mike Wall”al di fuori (si apre in una nuova scheda)” (Grand Central Publishing, 2018; illustrato da Carl Tate), un libro sulla ricerca della vita aliena. Seguilo su Twitter @MichaelWall (si apre in una nuova scheda). Seguici su Twitter @Spacedotcom (si apre in una nuova scheda) o su Facebook (si apre in una nuova scheda).